martedì 25 marzo 2014

Moda e Charm per un evento al top




Oltre millecinquecento ostriche e fiumi di champagne per i seicento ospiti accorsi in occasione dell’riapertura dello storico ristorante “Il Gallura”, l’elegante locale nel cuore dei Parioli affacciato su Via Antonelli. Ad accogliere gli invitati i titolari del ristorante - noto per l’ottima cucina sarda e le sue specialità di mare – Giovanni Schirru e Dorina Ebetiuc supportati da Tiziana Sabbatucci, Stefania Giacomini ed Emilio Sturla Furnò. Apprezzamento per le specialità della cucina della tradizione preparate dagli chef Alfredo Gelso, Emiliano Avventati e Nicola Petrillo da parte degli invitati tra i quali si potevano riconoscere: Paolo Berlusconi, Patrizia Mirigliani, Tiziana Luxardo, Sandra Cioffi e Francesco Fedi, gli avvocati Manuela Maccaroni e Antonella Succi, Maria Monsè e Salvatore Paravia, Eleonora Brigliadori, Marina Tagliaferri, Elisabetta Pellini, Fanny Cadeo, Roberta Beta, Janet De Nardis, Federica Gentile, Maria Grazia Nazzari, Nadia Bengala, Saverio e Eleonora Vallone, Metis Di Meo, Adriana Russo, Flavia Vento, Vincenzo Bocciarelli, Ira Fronten, Giada De Miceli, Linda Batista, Elena Bonelli, Rodolfo Corsato, Anadela Serra Visconti, Elena Aceto di Capriglia, Pupa Guidi, il chirurgo plastico italo brasiliano Ricardo Augusto Moro, Scialpi, Antonella Salvucci, Isabella Ambrosini, Massimo Bomba, Alessandra Oddi Baglioni, Luigi Catemario di Quadri, Giuseppe Ferrajoli, Guglielmo Giovanelli Marconi, la cantante Emy Persiani, lo scrittore Wilson Saba, la collezionista Erminia Di Biase, i giornalisti della tv Marina Como, Daniela Colucci, Daniela Pulci, Camilla Nata, Anna Paola Ricci, Silvia Bertone, Elisa Sciuto, Antonio Pascotto, Alessandro Di Pietro, il vice direttore del tg2 Stefano Marrone, Manfred e Vittoria Windsh Graetz, Barbara Carniti Bollea, Conny Caracciolo, Simonetta Modestini Manuel Carlo Puccini, Gianfilippo Chiarello, gli hair sylist Luca e Simone Bartorelli, lo stilista Giampaolo Celli, la regista Gianna Silvestri, il notaio Valeria Sessano, l'archietto Patrizia Plini e moltissimi altri. Sui grandi tavoli buffet monoporzioni di insalate di frutti mare, mousse di formaggi sardi, selezioni di pesce crudo, fusilli con ragù di mare, dolci alle mandorle e cioccolato. L’aria già di primavera a accarezzato gli ospiti che si sono intrattenuti nel giardino pensile cullati dai successi internazionali eseguiti dal vivo sotto i gazebi in fiore.

BARBARA BRAGHIN

martedì 18 marzo 2014

Trecento invitati per un evento speciale: Il Premio Sette Colli Romanisti



Circa 300 persone hanno affollato il Trevi Club di via degli Avignonesi, il rinnovato locale di Cristiano Berti, per l'edizione 2014 del Premio "Sette Colli Romanisti", presentato dalla star di "Centrovetrine" Emanuela Tittocchia e dall'organizzatore dell'evento Fabrizio Pacifici. Evento di avvicinamento alla sfida tra Roma e Lazio che vede assegnare, di volta in volta, un riconoscimento agli eroi romanisti che si sono resi protagonisti nella storia della società giallorossa e ai tifosi vip spesso presenti sugli spalti. Tantissimi gli ospiti: i protagonisti delle vittorie storiche, le bandiere Maurizio Iorio e Giacomo Losi, premiati rispettivamente con "Pallone d'Oro Romanista" e con il trofeo "Sette Colli". Insigniti invece come "Romanisti Vip": il popolare "Cipolla" Enzo Salvi, Euridice Axen protagonista del successo di canale 5 "Le tre rose di Eva", la storica componente delle "Premiata Ditta" l'attrice e regista Francesca Draghetti. Inoltre premi speciali per Craig Warwick il sensitivo inglese, spesso ospite dei salotti televisivi rai e mediaset, al Cav. Francesco Paolo Russo (presidente A.C.A.H.) per le sue iniziative legate alla solidarietà, al giornalista Alessandro Doria, agli storici tifosi Antonio Bongi e William Betti "Spadino". Mentre quest'anno il riconoscimento per il "Laziale DOC" è stato assegnato all'ideatore di "Goal di Notte" Michele Plastino, in segno di fair play. Tra i volti noti presenti anche Alessandro Serra di Colorado TV, le showgirl Giada Di Miceli e Valentina Riccio, Franziska che si è esibita in un successo di Simona Molinari, lo scrittore Fabrizio Borni, il critico televisivo Marco Vittiglio, l'hair stylist Lello Sebastiani, i pugili Pasquale Di Silvio e Silvio Branco, Serena Saitta, la modella Lidia Stallo, Antonio Jorio di "Uomini e Donne", Georgia Viero la co-conduttrice del "Processo" di Aldo Biscardi. 

BARBARA BRAGHIN

giovedì 13 marzo 2014

Creazioni fatte a mano e tante sciccherie a "Gusto Italiano"





Un bellissimo mercatino, organizzato dall’Associazione “Gusto Italiano” di Luigi Frabetti, c’è stato domenica scorsa a Badia Polesine. A colorare il centro del paese, circa settanta bancherelle provenienti da tutta Italia, con prodotti tipici regionali, creazioni fatte a mano, vivaisti trevigiani, bancherelle con lavanda, candele colorate, preziosi bijoux, cornici decorate, articoli fatti a mano con lana cotta, brillantini, paillettes, vini prestigiosi, formaggi, miele, torte e dolcetti deliziosi, e dulcis in fundo, una Madonna con bambino dipinta vicino alla Chiesa, una splendida creazione fatta da una grande artista di strada e non solo. Tra gli artisti anche la scrittrice Barbara Braghin che ha creato una vera e propria location variopinta per esporre il suo libro “I primi 99 modi in cui sono stata corteggiata”. Durante la giornata vari giornalisti hanno intervistato gli organizzatori e gli ospiti, scattando foto colorate e a sorpresa. Una giornata deliziosa!

LA REDAZIONE

mercoledì 12 marzo 2014

Ottimi piatti di pesce, buon vino e serate doc al ristorante L'Intrigo di Rovigo



Nell’elegante ristorante L’Intrigo di Rovigo, uno dei più importanti della città, già entrato nella top five (primi cinque) dei migliori, sabato sera, in occasione della Festa della Donna, la location era deliziosa. Tovaglioli fermati da bouquet di fiori per le signore e tavoli e tavolate apparecchiate in modo chic. Ad animare la serata, la cabarettista e scrittrice Barbara Braghin che, per l’occasione, ha presentato il suo nuovo format intitolato “Corteggiare Lui… & Lei…”. Infatti, questa volta, la Braghin, ha solo introdotto il suo libro, accennando qualche suo corteggiatore descritto nello stesso e poi ha dato spazio agli ospiti, rivolgendo a loro eleganti domande sul corteggiamento. E, sorprendentemente, le risposte sono state delle più disparate, curiose, ricche e soprattutto, il pubblico si è lasciato coinvolgere. C’era chi, per conquistare, ha invitato la sua bella preda in crociera; altri si sono corteggiati con una passeggiata in riva al mare. Poi chi si è ritrovato dopo venticinque anni, quindi il ritorno al primo amore; chi, invece si è conosciuto a casa di amici in comune. C’erano anche i single, i cuori solitari e le nonne, che, fortunatamente hanno parlato dei corteggiatori di un tempo, con gli inviti alle danze e il baciamano. Insomma, corteggiatori e corteggiate per tutti i gusti e, come piccolo-grande ricordo, Barbara ha donato a tutte le coppie e ai single un diploma con i loro nomi. Dulcis in fundo, a grande sorpresa, i direttori del ristorante, Manuele Fabbris e Andrea Schiavon, hanno premiato Barbara Braghin come “Donna Intrigante, in onore del suo libro I primi 99 modi in cui sono stata corteggiata”. Questa è stata davvero una bellissima sorpresa, un omaggio all’artista, alla scrittrice, ma anche alla donna, visto che era l’8 marzo.

LA REDAZIONE

Moda, Arte, Artisti e Libri all'Art Restaurant Il Bastianello di Congliano



Una frizzantissima presentazione del libro dell’autrice Barbara Braghin “I primi 99 modi in cui sono stata corteggiata” all’ Art Restaurant “Il Bastianello” di Conegliano, Treviso. A fare la differenza, è stata la provocante e bellissima intervista del giornalista di Antenna Tre Veneto, Fabio Fioravanzi, che, con la sua destrezza e professionalità, ha spiazzato più volte l’autrice con le sue domande deliziose e contrastanti. Ha iniziato con un piccolo video di un minuto chiedendole ”Ma di questi uomini quanti…?”, la risposta è stata della Braghin è stata ironica ma, senza pensarci ha risposto dieci decimi. Così, intorno a questa risposta, Fioravanzi ha improntato l’intervista che è diventata “l’eventone” della serata deliziata dai ricchi piatti prelibati di pesce freschissimo, offerti da Ketty, Roberto e Sabrina, titolari del meraviglioso ristorante nel cuore della cittadina veneta. Presenti alla serata, Pasquale Pietro Neri, detto “Pasquo”, bassista dei Steve Rogers Band e di Vasco Rossi; l’imprenditore e poeta Tarcisio Pajer accompagnato dall’autrice e poetessa Susi Dalto. Una serata ricca di tutto e di tanta ironia.



LA REDAZIONE

giovedì 6 marzo 2014

Un Cantante Lirico, Un Basso. Riccardo Zanellato


INTERVISTA A
RICCARDO ZANELLATO

1 – Riccardo Zanellato, un cantante lirico polesano. Quando ti è venuta questa passione? 
Per salvezza! Frequentavo il conservatorio ma odiavo la lirica. Durante il servizio militare mi mandarono in Tarvisio come “fuciliere assaltatore”. Per me, che sono un musicista, fu una cosa molto “strana”. Per cui, presi informazioni per entrare nel Coro degli Alpini della Julia di Udine e, durante un congedo, feci un’audizione. Mi scambiarono pe un cantante e mi dissero che dovevo assolutamente studiare canto. Io risposi “Non se ne parla!”. La loro insistenza, maturava in me l’entusiasmo a tal punto che promisi al Tenente Colonnello che mi sarei preparato per un’audizione, con un suo amico che cantava al Teatro alla Scala di Milano. Questa fu la scintilla che mi portò alla scelta di diventare un cantante lirico. Poi studiano, aumentò anche la mia passione.

2 – Nel 1996 hai vinto il Premio Operlia. Che ricordo hai di quel momento? 
Nel 1996 ho vinto il Concorso a Spoleto e nel 1997 sono stato finalista al Concorso Operlia. Ma il giorno della finale in Giappone mi ammalai. E andai in scena con il 40% del mi potenziale.

3 – Hai un vasto repertorio: da Rigoletto a Otello, dal Nabucco al Simon di Boccanegra. Come ti senti quando canti queste meravigliose opere? 
Principalmente le opere che canta sono del Repertorio Verdiano. Però mi sento un “Basso cantabile italiano”. Cioè un tipo di canto che riguarda ciò che è cantabile con ampio respiro, fraseggio. Ed è una cantabilità tipica del canto italiano che appartiene solo a noi, ed è riconosciuta in tutto il mondo. L’Italia è riconosciuta nel mondo per tra cose fondamentali: Lirica; Cibo; Cultura.

4 – Da poco hai fatto un bellissimo spettacolo: Nabucco Zaccaria al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Raccontaci di questa esperienza. 
Era un debutto a questo Teatro, non ci avevo mai cantato. Avevo così un’emozione particolare. Ma ogni volta che apro bocca l’emozione accresce. E’ un Teatro molto bello, ma credo che questa sia stata l’ultima opera realizzata in questa location. Infatti a Firenze, stanno aprendo una nuova struttura. Ma per me è stata un’emozione importantissima come debutto e il ruolo di Zaccaria è molto impegnativa.

5 – Sei appena tornato da Chicago dove hai cantato la Messa N.S. di Schubert con il Direttore d’Orchestra Riccardo Muti. Come ti sei trovato?
Lavorare con Muti è sempre una grande emozione, ma soprattutto una prova importante, perché lui è uno dei Maestri più importanti. Il confrontarmi, è uno stimolo per la mia crescita artistica. Questa era a ottava volta che ero diretto da lui. A Chicago eravamo quatto solisti, l’Orchestra Sinfonica di Chicago e il coro. Avevamo tutti ‘adrenalina a mille! Lavorare con lui è bellissimo. Se lo spettacolo finale è stato strepitoso, durante le prove, e quindi nell’interazione tra di noi, i momenti sono stati indimenticabili, perché era proprio lì che si prendevano le decisioni di scena.

6 – Se non facevi il cantante lirico di professione, cosa avresti fatto?
Probabilmente avrei insegnato chitarra. Mio padre è un bidello, mia madre una casalinga. Vengo da umili origini. Ho avuto una famiglia meravigliosa che mi ha sempre consigliato di studiare chitarra. Ma nella vita ho fatto il macellaio, l’assicuratore e il rappresentante. Tra lo studio e la fidanzatina.

7 – Hai un mito. Chi è? 
Cesare Siepi. E’ un Basso che non ho avuto la fortuna di incontrare. Con la sua voce esprime esattamente il mio gusto, se potessi assomigliare a qualcuno sarebbe la mia grande ispirazione. Ha vissuto in America, e ha cantato il repertorio come il mio ma con un fraseggio meraviglioso, anche in diverse lingue. Aveva un colore di voce molto avvolgente, era impossibile non rimanerne affascinati. Poi ho altre fonti di ispirazione come i miei insegnanti Bonaldo Giaiotti, con il quale ho studiato privatamente; Arrigo Pola, che è stato anche insegnante di Pavarotti; Danilo Pola un altro mio maestro di canto.

8 – Se tu fossi nato in un altro momento storico, quale sarebbe?
Tante volte mi sono fatto questa domanda senza trovare la risposta. Se fossi nato 20 anni prima, avrei avuto più privilegi, guadagnando molto di più. Basta guardare i miei colleghi più anziani di me. In Italia abbiamo il 70% del Patrimonio Culturale mondiale. Siamo la nazione che ha dato i natali alla Lirica ed è invidiata da tutto il mondo. Hanno avuto la capacità di distruggerla, è stata troppo mal gestita. Potremmo vivere grazie al turismo…

9 – Come ti vedi da grande? 
In una bella casetta in riva al mare con un’enorme vetrata per poter ammirare lo spettacolo della natura.

10 – Hai un sogno nel cassetto? 
Uno si è già realizzato: cantare le Requiem di Verdi con Riccardo Muti. E’ accaduto a Napoli. E si ripeterà quest’estate con i Concerti a Ravenna e Redipuglia. Un altro mio sogno è poter arrivare alla vecchiaia senza rimpianti, con serenità, decidendo di interrompere la carriera prima che la carriera interrompa me.



BARBARA BRAGHIN

Una stimolante opportunità per chi ha un'idea imprenditoriale in Polesine


Il Polesine, oltre che essere una terra meravigliosa, è ricchissima di opportunità, di talenti e di nuove promesse nel campo dell’imprenditoria. E ci sono anche gli strumenti giusti per realizzare e creare nuove aziende: si di t2i e Camera di Commercio di Rovigo, nomi importanti che mettono a disposizione strumenti e corsi per la preparazione di nuove piccole aziende. E proprio a Porto Viro, si è appena concluso un corso chiamato Progetto Start Up e giovedi sera, ai nuovi aspiranti imprenditori, sono stati consegnati gli attestati, circa venti. Una serata di tutto rispetto, con la presenza del Sindaco di Porto Viro, Giuseppe Geremia Gennari; il Presidente della Camera di Commercio di Rovigo, Lorenzo Belloni; il Direttore di t2i, Roberto Santolamazza, l’ingegnere Alberto Previato responsabile dello sportello Microcredito e dell'Incubatore d'impresa. Davvero una bellissima iniziativa per coloro che hanno e vogliono realizzare un sogno.

LA REDAZIONE

martedì 4 marzo 2014



L’ultimo week end di Carnevale è stato caratterizzato da una forte pioggia e dall’acqua alta a Venezia, nella giornata di sabato. Ma, i più appassionati e coraggiosi fans del Carnevale in laguna, domenica si sono trovati in Piazza San marco con le loro maschere. Ecco allora le dame rococò, i messeri, costumi tipici del settecento veneziano e non solo. Chi ha dato sfogo alla creatività, si è creato il costume da solo, disegnandone il modello e scegliendone i colori. Per cui tra le calli veneziane, nelle gondole, e nella famosa piazza, c’era una varietà di costumi che dipingeva, con i più svariati colori, il bellissimo scenario. Tra i creativi, c’era anche la blogger e scrittrice Barbara Braghin, che tanto ama Venezia e il suo Carnevale. E, da brava artista, il vestito se l’è creato da sola. Un bis di colori sgargianti, bluette e fuxia, con tanto di vestito, parrucca, mascherina, guanti, boa, pelliccia e la copertina del suo libro “I primi 99 modi in cui sono stata corteggiata” che ha fatto da collana. Così nella magica cornice del bellissimo Carnevale veneziano, si è lasciata andare ai flash dei fotografi e alla curiosità dei turisti che, incuriositi, le hanno chiesto di cosa si trattava. Una domenica colorata per una festa colorata.

LA REDAZIONE